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 Garlasco

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Giuseppe95
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MessaggioTitolo: Garlasco   Garlasco Icon_minitimeVen Set 07, 2007 11:40 am

Al microscopio il pigiama: "Quell'impronta è del killer"

Parma, le analisi del ris puntano sulle macchie di sangue. Nuova ipotesi per l'ipotesi per l'ora dell'omicidio: Chiara potrebbe essere stata uccisa prima delle 9.
Garlasco 40732-11
GARLASCO (Pavia), 4 settembre 2007 - Le analisi del Ris sarebbero iniziate dalla maglietta bianca e dai pantaloncini del pigiama rosa di Chiara. Intrisa in quella stoffa, si cerca la firma dell’assassino. Una sua traccia organica, mescolata al sangue della vittima. A tre settimane esatte dall’omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa a Garlasco, ieri sono iniziati nei laboratori del Ris di Parma gli ‘accertamenti tecnici urgenti e irripetibili’ disposti giovedì scorso dal sostituto procuratore Rosa Muscio, titolare dell’inchiesta. I tempi non si annunciano affatto brevi, non solo per i 45 giorni di tempo che hanno per consegnare alla procura di Vigevano l’elaborato tecnico, ma anche per la gran mole di materiale da esaminare.



IERI GLI ESPERTI sono andati avanti a oltranza, fino a tarda serata. E proseguiranno anche oggi e ancora nei prossimi giorni: i primi risultati non dovebbero arrivare prima della fine della settimana o dell’inizio della prossima. Ma è già significativo l’ordine in cui hanno stabilito di procedere con gli accertamenti, iniziando dalle macchie di sangue e dagli altri elementi biologici trovati sugli oggetti repertati nell’inchiesta sul delitto, proseguendo solo successivamente con le impronte dattiloscopiche, che richiedono un periodo di tempo inferiore per le analisi e che sono meno deteriorabili dei reperti organici.


SEMBRA, in particolare, che la prova regina del caso, che possa rivelare il nome del killer di Chiara, sarebbe attesa dall’analisi delle sostanze che si sono depositate sui tessuti della maglietta bianca e dei pantaloncini del pigiama che la ragazza indossava quando è stata uccisa. Sulla maglietta è stata infatti trovata una macchia decisamente sospetta: all’altezza della spalla, un’impronta strisciata di sangue. Potrebbe essere il segno lasciato dall’assassino mentre, con le mani sporche del sangue della vittima, ha afferrato la ragazza per la spalla con la mano sinistra, usando la destra per sfondarle la nuca con i colpi mortali. In quel sangue si potrebbe essere mescolata una traccia organica del killer. Ad esempio, un po’ di sudore. Il materiale andrà poi conparato con il Dna delle persone che si sono già sottoposte volontariamente al prelievo del loro codice genetico, primo fra tutti l’unico indagato, il 24enne Alberto Stasi, fidanzato di Chiara.





GLI ACCERTAMENTI iniziati ieri a Parma hanno visto la contemporanea presenza non solo degli incaricati dalla procura, il capitano del Ris Alberto Marino, specializzato nelle analisi sulle tracce ematiche e biologiche, e il capitano Aldo Mattei, sempre del Ris, esperto per i rilievi dattiloscopici, ma anche dei periti nominati dagli avvocati Eleonora e Giovanni Lucido, difensori di Alberto Stasi (Francesco Maria Avato, direttore di medicina legale dell'Università di Ferrara, e Matteo Fabbri, biologo dello stesso ateneo) e di quello del legale della famiglia Poggi, l’avvocato Gianluigi Tizzoni (Marzio Massimiliano Capra, dell’Istituto di medicina legale di Milano).

Proprio ieri mattina a Parma, mentre l’avvocato Lucido ha eluso i giornalisti, forse per evitare di commentare le indiscrezioni che vedrebbero aggravarsi la posizione del suo assistito come il vacillare dell’alibi del computer, l’avvocato Tizzoni s’è limitato a dire: «Aspettiamo dati certi, che potranno arrivare da questi accertamenti, speriamo presto». Ma i Poggi continuano ad avere fiducia in Alberto? «Non abbiamo mai avuto né fiducia né sfiducia — ha risposto il legale —. Abbiamo fiducia nella magistratura».





IERI, nel frattempo, è stata avanzata anche l’ipotesi che la morte di Chiara possa essere avvenuta prima delle 9 del mattino. Si spiegherebbe così perché non aveva ancora apero le persiane come al solito. Dopo l’autopsia, l’ora del decesso era stata fissata tra le 9 e le 11, probabilmente attorno alle 10
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